nodi intrecciati

Le Origini del Macramè e il suo divenire

Il Macramè è l’arte di creare con i nodi

E’ un’antichissima arte tessile che risale al XIII secolo e che intreccia e annoda filati di lino, cotone, seta, iuta o altri materiali. Le sue origini sono da ricondurre al popolo arabo che utilizzava questa tecnica non solo per abbellire complementi d’arredo casalinghi, ma anche per tessere reti da pesca e fare nodi utili al lavoro dei marinai.

Grazie alle vie navali questa magnifica arte tessile ha raggiunto il Mediterraneo e in particolar modo Genova dove la potenza del femminile delle donne liguri, la loro creatività e abilità hanno trasformato una tecnica manuale in una vera e propria arte! Di mano in mano, di madre in figlia, questa tecnica si è arricchita e articolata secondo la capacità e la fantasia delle sue creatrici, rimanendo comunque sempre ancorata ai motivi di base e alle antiche tradizioni.

Un arte eseguita a mano

Nel macramè non si utilizzano strumenti come uncinetti, aghi o ferri, ma è interamente eseguito a mano rendendolo di fatto una tecnica irriproducibile industrialmente. La complessità nel formare nodi e intrecci e l’esecuzione esclusivamente a mano contribuiscono ad aumentarne la preziosità e unicità.

Le donne, ma non solo, facevano, e fanno tutt’ora, lavori di macramè per quell’attitudine all’abbellimento che contraddistingue l’essenza del femminile:

si utilizza quest’ arte per adornare gli ambienti domestici, per impreziosire gli abiti e indossare gioielli eleganti e originali. Qualsiasi sia il progetto, di certo il risultato è sorprendente che quasi gira un po’ la testa a seguire gli intrecci che vengono sapientemente creati da mani esperte. Fin dalle epoche più remote infatti si è percepito in questi lavori manuali come la Saggezza cosmica sia stata ordinata, addensata in immagine nel filo che “fluisce” (R. Kutzli) ed è per questo che un tale mistero e una tale sacralità un po’ ci destabilizzano e ci viene il capogiro.
Non a caso la parola Macramè deriva dalla parola araba māḥrama la cui radice è ḥarama che significa essere sacro, inviolabile.

Il macramè oggi

Oggi il Macramè ha trovato un ampio utilizzo nelle grandi maison della moda italiana e internazionale e lo utilizzano per arricchire con merletti romantici e raffinati gli abiti da cocktail e da sera, rendendoli eleganti e preziosi.
Molte sono le maestre italiane che insegnano il Macramè alle loro allieve e con straordinaria pazienza realizzano originali gioielli e oggetti per la casa. Grazie all’ amore che queste donne coltivano per questa antica tecnica, il Macramè viene tramandato di mano in mano. A Castelgomberto, Vicenza, si ha persino il Museo del Macramè, con pezzi storici e di recente creazione.

Il settore però che ha dato al Macramè il suo meritato ringiovanimento e spiccata modernità è quello dell’arredamento a parete:

artisti tessili di tutto il mondo realizzano arazzi, tende e vere e proprie opere di straordinaria bellezza con l’arte degli intrecci. Alcune delle artiste più affermate sono ad esempio Belen Senra, Rianne Aarts, Milla Novo e Windy Chien.

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